venerdì 9 agosto 2013

Dopo 3 anni...

I tempo vola... sono passati tre anni e questa mattina mi è tornata una strana voglia di pubblicare un post. Oramai i miei unici pensieri sono stati raccolti nella velocità dei 140 caratteri di Twitter, ma possono poche lettere consentire di esprimere le proprie emozioni? Quest'anno, ma soprattutto quello scorso sono stati due anni in cui ho ricercato il mio limite fisico: sono stati gli anni delle granfondo. Delle salite al limite della sopportazione del passo Valles durante la Sportful 2012, delle rampe del monte Elmo durante la Dolomiti Superbike 2013 o delle ascese su sterrato sulle Sante Marie durante l'Eroica da 205 km de 2012. Ho fatto cose che mi hanno dato soddisfazione soprattutto raggiungere i traguardo quando le speranze si erano affievolite e le gambe non giravano più. La forza di volontà rimane però un potere spaventoso. Adesso è ora di cambiare marcia, di fare qualcosa di nuovo. Rimangono fissate nella memoria e nei pedali delle mie biciclette i seguenti risultati: NOVE COLLI LUNGA 2012 SPORTFUL LUNGA 2012 MARATONA LUNGA 2012 LA PINARELLO LUNGA 2012 L'EROICA LUNGA 2012 NOVE COLLI LUNGA 2013 DOLOMITI SUPERBIKE LUNGA 2013

domenica 10 ottobre 2010

L'Eroica : il video

Da www.amolabici.tv il video della 135/205 km



Dal Tubo il Ristoro della Volpaia

L'Eroica


Da un paio d'anni sentivo parlare dell'Eroica la capostipite di quelle cicloturistiche con bici e costume d'epoca. Dall'ann scorso è l'unica in cui non sia più consentito nessuna bicicletta che non sia antecedente al 1987 con freni esterni, pedali a cinghietta e cambio a telaio. Alla fine grazie ad Alberto trovo una splendida Wilier del 1984. Arrivo il venerdì sera sotto una pioggia incessante nell'hotel vicino a Gaiole. Sabato con i miei tre compagni di viaggio al mercatino di Gaiole già si respira al'atmosfera da Eroica: biciclette, componenti e abbigliamento sono dei tempi che furono. Passiamo a ritirare i pacchi gara. Marco è deciso per la 135 km. Io seguo la testa e non il cuore e con il Logos e la Robi e mi accontento della 75 km. La mattina almeno per noi la sveglia è alle 7. L'atmosfera è d'altri tempi. Il 90% dei ciclisti è in rigoroso abbiagliamento d'Epoca. Si passa a scaglioni ogni 15 minuti e alla fine riusciamo a partire alle 9 dopo 40 minuti. In griglia Massimo ha già bisogno di una chiave per chiudere la serie sterzo. Dieci minuti di pausa e si riparte. La salita al Castello di Brolio tra le torcie è da togliere il fiato. La mattina al buio l'effetto dovrebbe essere stata grandiosa.
La vista del Chianti è in discesa è grandiosa anche se i freni Universal non fanno il loro dovere. Purtroppo le nuvole già basse e ad un certo punto inizia a piovere. Al bivio per la 38km Roberta ci lascia. Convinco Massimo a continuare fra l'acqua e il fango .... adesso l'atmosfera è veramente Eroica. Al 42 chilometro arriviamo a Radda per il controllo e il primo ristoro. Per fortuna non piove più e il pane all'olio e i dolci ci danno la carica per il prossimo ristoro. Tra i saliscendi si arriva alla salita della Volpaia su sterrato con delle pendenze importanti. Salire con il 42/26 senza mettere il piede giù è un'impresa. Alla fine però l'impresa è ripagata da un ristoro da cartolina a crostini, ribollita e chianti.
Purtoppo la salita non è finita e gli ultimi 21 km hanno ancora qualche strappo. Però la vista ripaga della fatica e le gambe girano fino all'arrivo. Purtroppo ci vuole un po' prima di ricevere l'ultimo agognato timbro e il premio per la pedalata. Prossimo anno 135?

venerdì 20 agosto 2010

Bruck di nuovo


Ricomincio il blog dall'avventura che aveva dato inizio: la settimana di MTB a Bruck an der Glossglcknerstrasse. Questa volta i giorni sono solo 5, ma la voglia di tornare dopo 3 anni era troppo forte. Sono stati i primi sentieri fatti al di fuori dell'Italia con la mia vecchia MTB rigida. Del terzetto della prima vacanza siamo solo io e il Logos. La Robi per fortuna lavora, ma nella MTB, complice anche un paio di brutte cadute, non è più Powerlady.
Siam partiti l'altro ieri presto e dopo un po' di acquisti ed aver preso possesso della stanza ci siamo fatti una piccola pedalatina: fa freddo e promette pioggia. Tornati all'hotel di scena la grigliata del giorno di chiusura. C'è Markus la nostra guida ai fornelli, ma ha ime un braccio ingessato. Due settimane fa ci spiega è caduto con un gruppetto e ha una frattura scomposta al polso. La sua ragazza Anne ci farà da guida. Si va a letto pronti l mattina dopo a risvegliarsi con un tempo da lupi:nebbia e pioggia ci rovinano la partenza. La pioggia per fortuna va a scemare, ma mi concinco a partire soprattutto perchè siamo io e il Logos i due soi uomini con 3 girls. La meta prevista e stata cancellata e ci spostiamo verso il Maiskogel a fare un sentiero che parte dal rifugio Salzburgo. La salita al solito pendente è fatta con poche pause. Più che un rifugio è una baita gestita da una coppia i pensionati. Ci fermiamo a lungo a cambiarci e a rinfocillarsi, mentre la legna crepita nella stufa. Poi giù per un sentiero che proprio dei più facili non è... I fondo bagnato e cosparso di cacche di mucca poi non agevolano la discesa. Con qualche tratto a spinta scendiamo fino alla fin del sentiero. Tra le due varianti scegliamo un sentiero più flow che ci constringe a pedalare un po', ma si rivela troppo divertente. Siamo già al Klamm See e la serata prima di cena io la finisco in sauna. Oggi invece il tempo promette una salita all'Hundsstein meravigliosa Rispetto alla volta scorsa la salita è fatta da Zell am See, ma la fatica non è da meno. A salire ci mettiamo 3 ore con un buon ritmo e poche pause. Su la vista e il solito spettacolo: ci godiamo la bella giornata con calma scattando anche qualche foto. Poi ci prepariamo a uno dei sentieri più belli che abbia mai fatto. In realtà l'inizio è un po' scavato e stare in piedi in certi punti è veramente difficile. Dopo un po' di cadute decido di fare uno show anch'io. Nel pratone con la pachina mentre siamo tranquilli ad aspettare gli altri veniamo pure fermati da due guardiaboschi; il sentiero è vietato e dopo una ramanzina ce la caviamo con una ramanzina, una segnalazione (spero) e una multa alla guida.
Cercando di dimenticare l'accaduto rimedio pure una bella caduta per saltare un tronco bagnato. Niente di rotto e giù fino all'hotel.
Mi spiace solo che questa sia l'ultima volta che potrò fare questo single track da sogno. Schade

sabato 17 luglio 2010

Maratona dles Dolomites: è fatta

Sono già passati 10 giorni, ma in questi giorni non ho avuto tempo o voglia di scrivere. Ebbene si alla fine ce l'ho fatta: ho completato la Maratona lunga: 138 km e 4190 metri di dislivello. Sono partito senza velleità di tempi da classifica, ma con la voglia solo ed esclusivamente di arrivare. Di chilometri tra maggio e giugno, complice un periodo libero, ne avevo fatti abbastanza, ma non mi ero mai confrontato con dislivelli così importanti e la paura era al bivio di deviare verso la media. Invece sono partito piano per poi aumentare il ritmo sul Giau e per resistere sul Falzarego e Valparola. Comunque sono andato tranquillamente sotto le 8 ore, ma devo ammettere è stata dura e alla fine ho dichiarato "mai + la lunga", ma ci ripenserò a novembre.