lunedì 3 settembre 2007

1-2 Settembre: Altopiano di Asiago


La mail della Robi di martedì scorso era + che un invito. Il Logos dà la sua defezione causa compleanno della nonna (103 anni). Il giro è organizzato da Mondo Alpino. Si parte la mattina alle 7 destinazione passo Vezzena. All'appuntamento poco prima delle 10 siamo i primi. Ci prepariamo con calma:scarichiamo le bici e lo zaino che ci porteremo sulle spalle per i 2 giorni e facciamo la seconda colazione. Appena in tempo per conoscere il gruppo (siamo in 11 tutti Parmensi o Mantovani) e si parte. L'età media è sopra i 40, ma mi accorgo subito che vanno tutti. Una sosta è d'obbligo sopra il forte Belvedere e si riparte. La seconda sosta è presso la Bocchetta di Portule (1932m) che fu durante la prima guerra mondiale postazione da cannoni dell'esercito italiano e dal maggio del 1916, occupata dai tedeschi, fu costruita una grande cisterna e la stazione intermedia della teleferica. Siamo sulle linee di confine e sul fronte della Grande Guerra. In un passaggio quasi spettrale eppure incredibilmente magico incontriamo ospedali, trincee, vecchi cimiteri di guerra. Alla bocchetta facciamo 2 gruppi. In 6 decidiamo di accelerare e di salire sull'Ortigara, mentre gli altri 5 (tra cui la Robi) più piano da Bivio Italia scenderanno alla malga Galmarara. Scendiamo a bivio Gallina e poi risaliamo su un fondo durissimo fino a Bivio Italia. Una sosta per qualche foto e per paesaggi indescrivibili raggiungiamo le pendici dell'Ortigara. Bici in spalla raggiungiamo la cima. Il panorama è a 360° ci fa capire perché la conquista di questa cima è stata così importante durante la Guerra 15-18, ma il ricordo dei migliaia di morti rimane solo nella colonna mozzata posta sulla vetta. Foto di rito e scendiamo per un sentiero assolutamente non ciclabile. Sono stanco ed è un tratto che sembra veramente infinito. Ogni tanto provo a scendere in sella, ma nonostante tiri fuori tutte le mie scarse abilità da trial riesco a fare solo pochi metri. Finalmente in prossimità del monte Lozze il sentiero ritorna ciclabile. Sono davanti a tutti e camminato per camminato decido di salire in cima al monte a fare della foto alla statua della Vergine che domina il cucuzzolo e a vedere le trincee italiane. Il giro non è ancora finito però. E' tardi e la malga e lontana. Mirco decide di risalire a Bivio Italia e poi di scendere alla malga Galmarara. Sarà la fatica e il freddo, ma nell'ultimo tratto soffro parecchio. Non credo però di essere l'unico! A Bivio Italia mi ritorna il sorriso! In 15 minuti a tutta su fondo sconnesso siamo alla malga. Doccia, una cena in compagnia e tutti a nanna.
Riassunto della giornata 1620 m di dislivello 47,3 km.
La mattina sono tutti svegli prestissimo. Attendendo la colazione mi godo l'atmosfera bucolica della malga. Il cielo però e grigio e fa abbastanza freddo (10°).
Dopo colazione partiamo subito in salita. Risaliamo verso il B.vo Gallina fermati solo da un gregge di pecore, capre e asini. Poi risaliamo fino a Roccolo di Portule e scendiamo su un single track non pendente, ma molto tecnico ed esposto. Il fondo viscido non ci aiuta e in un tratto difficile la Robi cade. Per fortuna è pronta a liberarsi della bici e a cadere in piedi, ma purtroppo ha qualche piccolo problema al ginocchio. Con un po' di timore per l'accaduto scendo piedi per le prime curve, poi il sentiero migliora e riparto in sella. Il sentiero finisce a Casera Meatta. Lì aspetto gli altri e poi giù per carrareccia fino al b.vo Galmarara dove nulla di incredibile da segnalare a parte l'esplosione della ruota anteriore (e dire che le avevo gonfiate a 2 atm!!!). Terminata la discesa risaliamo fino al lago Spillek. La Robi non se la sente di proseguire. Dopo pranzo risaliamo per sterrato la Val d'Assa costeggiando il Verena tra boschi e prati. La salita non manca e i paesaggi (peccato per il tempo) valgono la fatica. Nel saliscendi finali scorgiamo alla fine il passo.
Carico la macchina e saluto i miei compagni di viaggio. In fretta perché la Robi al lago sarà oramai in crisi ipotermica....
Il ritorno la sosta ad Asiago a comprare le cartine è d'obbligo: Altopiano ritorneremo!!!

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